Nome scientifico: Paysandisia archon

Piante affette: Palme

Tipo di malattia: avversità del FUSTO

Immagini:





Ciclo biologico

E’ un lepidottero di grosse dimensioni (9-11 cm di apertura alare).
L’intero ciclo di sviluppo si compie generalmente in un anno, ma non si esclude che alcuni esemplari possano completare lo sviluppo in 18 mesi.
Più l’ovideposizione è tardiva, più è infatti probabile che il ciclo si compia in 18 mesi.
L’uovo è di colore da bianco grigiastro a crema e misura 5mm di lunghezza L’uovo ha forma allungata con 7 coste longitudinali, caratteristica che lo distingue da uova di altri lepidotteri.
Le uova vengono deposte in piccoli gruppi all’inserzione del rachide fogliare oppure sul germoglio apicale. La farfalla ha abitudini diurne, cioè vola in pieno giorno, soprattutto nelle ore più calde;
Vola tendenzialmente da giugno a settembre ma nelle Marche sono stati trovati esemplari adulti anche ad ottobre e novembre

Nel Veneto Paysandisia archon è stata individuata per la prima volta pochi giorni fa nella zona del lago di Garda veronese.

Sono in corso monitoraggi specifici per definire l’area infestata dove saranno applicate misure specifiche

 

Sintomi

Nella suo areale di origine sud America non crea danni economici.
Nell’area mediterranea invece essa rappresenta una seria minaccia per almeno 11 generi di palme:
Brahea Mart.
Butia Becc.
Chamaerops L.
Jubaea Kunth
Livistona R. Br.
Phoenix L.
Sabal Adans
Syagrus Mart.
Trachycarpus H. Wendl.
Trithrinax Mart.
Washingtonia Raf

La larva neonata (lunga meno di un cm) penetra subito all’interno del fusto della palma dove scava gallerie longitudinali e tendenzialmente rettilinee, le quali approfondendosi aumentano di diametro.
Evidenti sono anche le perforazioni del lembo fogliare.

 

Strategie

Il controllo di questo insetto risulta di notevole difficoltà per diversi motivi:

il numero elevato di palme su cui può svilupparsi

la mancanza di antagonisti nel nostro territorio

la difficoltà a rilevarne tempestivamente la presenza (i danni alle foglie vengono fatti dalla larva quando il getto apicale è ancora all’interno del fusto). È visibile anche della rosura sull’apice della palma.
Per quanto riguarda la difesa chimica, attualmente ci sono un centinaio di prodotti registrati per uso vivaistico e ornamentale contro le larve di lepidotteri ma sperimentazioni effettuate in altre regioni interessate dal problema hanno dato risultati poco soddisfacenti
L’utilizzo di trappole per la cattura massale degli adulti o per il monitoraggio sembra non dare risultati soddisfacenti poiché il feroromone agisce solo a breve raggio.

L’utilizzo di nematodi (Steinernema carpocapsae) entomopatogeni contro le larve sta dando buoni risultati.

MECCANISMO D’AZIONE

Il nematode raggiunge le larve, rilascia dei batteri che uccidono le larve stesse e consente al nematode di nutrirsi dell’ospite e completare il suo sviluppo.
Va impiegato in soluzione acquosa irrorando il cimale e il fusto della palma (es: 7 litri d’acqua per una palma di circa tre metri di altezza).
Sono organismi vivi e si consiglia di attenersi alle indicazioni di etichetta.

REQUISITI PARTICOLARI PER IL MOVIMENTO SUL TERRITORIO COMUNITARIO

constatazione ufficiale (servizio fitosanitario) che i vegetali:

sono stati coltivati per tutto il loro ciclo di vita in una zona riconosciuta indenne

Oppure

durante un periodo di almeno due anni prima dello spostamento sono stati coltivati in un luogo di produzione :

registrato e sorvegliato dal Servizio Fitosanitario;

in cui i vegetali sono state tenute in un sito a protezione fisica totale (reti) volta a impedire l’introduzione della Paysandisia archon o soggetto all’applicazione di trattamenti preventivi adeguati

-che dai controlli ufficiali (ogni tre mesi) non sono state riscontrate manifestazioni dell’organismo nocivo

– nell’allegato V (specie soggette a passaporto) sono stati inclusi anche i vegetali di palma destinati alla piantagione.

Scheda redatta dal Servizio Fitosanitario Regionale