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Phytophtora della Skimmia japonica

Nome scientifico: Phytophtora nicotianae (link)

Piante affette: skimmia

Tipo di malattia: avversità delle FOGLIE

Immagini:





Ciclo biologico

Il fungo è favorito da temperature elevate. La coltivazione in vasi di plastica nera posti su teli di pacciamatura neri comporta un aumento della temperatura all’interno del vaso favorendo l’attacco della malattia. Le irrigazioni e le concimazioni azotate eccessive concorrono altresì all’insediarsi della malattia.

 

Sintomi

Dapprima si osservano clorosi fogliari seguite da ingiallimenti distribuiti omogeneamente sulla chioma. Le radici e il colletto delle piante colpite appaiono imbruniti. La pianta avvizzisce e muore ma le foglie disseccate persistono.

Nella primavera 2003 presso numerose aziende produttrici di specie acidofile localizzate nelle province di Novara (NO) e Verbania-Cusio-Ossola (VCO), è stata osservata una grave alterazione su piante di S. japonica (cvRubella) allevate in contenitori di plastica nera del diametro di 16 cm.per la produzione di vaso fiorito. L’alterazione colpiva mediamente il 15% della produzione, raggiungendo in alcune aziende, punte del 40%.
In primavera con l’aumento della temperatura, iniziavano a comparire i primi sintomi di clorosi fogliare, seguiti da ingiallimenti distribuiti omogeneamente sulla chioma (Figura 1). L’apparato radicale delle piante colpite, estratto dal contenitore di coltivazione, mostrava evidenti alterazioni di colore determinate da imbrunimenti di radici e colletto (Figura 2). Seguiva l’avvizzimento e la morte delle piante colpite, su cui persistevano a lungo le foglie disseccate

 

Strategie

I principi attivi più idonei per il controllo della malattia sono metalaxil, benalaxil, propamocarb e phosetil-Al mescolati al substrato o applicati per irrigazione.
La Phytophthora isolata da S. japonica come P. nicotianae var. nicotianae
Anche nel caso di P. nicotianae su skimmia l’aumento della temperatura all’interno del vaso faciliterebbe gli attacchi del fungo che sembra favorito da temperature elevate, come dimostrato nelle prove di inoculazione artificiale precedentemente descritte.Possono favorire gli attacchi del parassita anche gli eccessi di irrigazione e di concimazioni azotate.
Per quanto concerne la lotta chimica è necessario saggiare l’efficacia e la selettività di alcuni fungicidi registrati contro gli oomiceti ed ammessi su colture floricole ed ornamentali come, ad esempio, benalaxyl e metalaxyl (fenilammidi) e propamocarb (carbammati). Sembra opportuno altresì valutare l’efficacia dei trattamenti in relazione alle possibili differenti metodologie di applicazione (miscelazione del formulato granulare al substrato colturale oppure bagnatura del substrato, entrambe prima o dopo il trapianto).
Infatti, prove di lotta condotte contro P. cryptogea su dimorfoteca allevata in vaso misero in luce che l’efficacia di un fungicida può variare nettamente a seconda della diversa metodologia di applicazione adottata (Minuto et al., 1998).

Bibliografia:
Bertetti D., Bizioli L., Garibaldi A. (2004) – Gravi attacchi di Phytophtora nicotianae var. nicotianae su colture di skimmia japonica allevata in vaso. Informatore fitopatologico 1, 54.