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Mal bianco piante da vivaio

Nome scientifico: Oidium sp.

Piante affette: Akebia, Aquilegia, Lonicera

Tipo di malattia: avversità delle FOGLIE

Immagini:





Ciclo biologico

 

Sintomi

Durante l’estate 2003 in provincia di Biella, sono stati osservati intensi attacchi di “mal bianco” su tre specie ornamentali comunemente utilizzate per la realizzazione di aree verdi: Alekia quinata, Aquilegia flabellata e Lonicera caprifolium.
Sulle foglie di Alekia quinata comparivano macchie necrotiche dalla forma irregolare, di colore bruno scuro, ricoperte di efflorescenza rada e biancastra , prevalentemente diffuse sul lembo fogliare superiore, corrispondenti a zone clorotiche visibili sulla pagina inferiore della foglia.
Numerose piante di Aquilegia flabellata presentavano una rada efflorescenza costituita da micelio e conidi ampiamente diffusa sui tre lobi della pagina fogliare superiore.
Sintomi di mal bianco sono stati notati su alcuni esemplari di Lonicera caprifolium le foglie presentavano aree clorotiche di forma irregolare, abbastanza estese e visibili sulla pagina superiore del mesofillo, corrispondenti a zone imbrunite ben evidenti sulla pagina inferiore. La clorosi diveniva molto intensa e degenerava in necrosi accompaganata da ripiegamento del mesofillo. Un rado micelio biancastro si osservava in corrispondenza delle macchie necrotiche sia sulla pagina superiore sia su quella inferiore.

 

Strategie

Per quanto riguarda la prevenzione , occorre innanzitutto evitare ogni possibile stress da coltivazione, rispettando le esigenze colturali delle tre specie ospite, tutte amanti le esposizioni soleggiate. Anche l’impianto in luoghi e versanti riparati dai forti venti costituisce un utile provvedimento per ridurre i rischi di diffusione dei conidi prodotti dagli agenti dei mal bianchi descritti. La rimozione e la bruciatura delle parti infette riducono il potenziale di innoculo, dovuto soprattutto alla persistenza, sul fogliame caduto a terra, dei cleistoteci eventualmente formatisi nella stagione precedente.
Per quanto riguarda l’impiego di mezzi chimici di lotta andrebbe saggiata l’efficacia di prodotti a base di zolfo impiegati a differenti dosaggi verificando in ogni caso l’eventuale insorgere di fenomeni di fitotossicità. Per quanto concerne l’impiego di mezzi biologici di lotta potrebbe essere saggiata l’efficacia delll’AQ10. Risale al lontano 1931 la prinma segnalazione di microsphaera alni responabile di mal bianco su Lonicera sp.

Tratto da Informatore Fitopatologico n.6/2004