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Batteriosi del ciclamino

Nome scientifico: Batteriosi del ciclamino

Piante affette: Ciclamino, Zantedescia, Caladium, Iris, Lilium e T

Tipo di malattia: malattia delle FOGLIE

Immagini:





Ciclo biologico

agente della malattia è il batterio Erwinia carootovora subsp. carotovora che può essere veicolato da seme infetto, ma soprattutto da residui di piante e terriccio infetti.

La penetrazione avviene attraverso le ferite in condizioni di elevata umidità e temperatura. Le serre sono ambienti estremamente favorevoli allo sviluppo della malattia. L’ Erwinia conserva la sua capacità infettiva per circa 3 settimane.

Il batterio non colpisce solo il ciclamino, ma altre piante ornamentali come Zantedescia, Caladium, Iris, Lilium e Tulipano.

 

Sintomi

La batteriosi del ciclamino provoca delle manifestazioni a carico dell’apparato aereo e sotterraneo (il cormo o bulbo). La parte aerea manifesta un brusco avvizzimento di tutta o parte della chioma, soprattutto in giornate calde anche con terriccio umido. Le foglie presentano ingiallimenti diffusi ed i piccioli a volte diventano nerastri e di consistenza molle. All’inserzione del picciolo sulla foglia compare spesso una macchia scura a forma triangolare.

Sezionando il bulbo si evidenzia un tessuto molle e marcescente a volte liquefatto, di odore sgradevole.

 

Strategie

la prevenzione comprende misure come la disinfezione degli ambienti, l’impiego di materiali nuovi o ben sterilizzati. L’adozione di una tecnica agronomica che contiene le irrigazioni, soprattutto nelle ore calde, e mantine l’ambiente il più ventilato possibile, è pure una buona pratica al fine di contenere e prevenire la malattia. E’ opportuno eliminare subito le piante infette ed intervenire con prodotti batteriostatici a base di rame o con prodotti disinfettanti dell’apparato aereo.